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La poesia non ha confini, non ha nazionalità. E si affaccia anche nel cuore di Manushaqe, albanese approdata in Italia. Poesia come riscatto, come libertà, come espressione di una voce tormentata dai ricordi anche dolorosi. Note di amore, di vita vissuta, di esperienza di due mondi e culture diverse. Tutto diventa musicalità poetica, il pensiero prende vita e la sensibilità dell'autrice impregna le pagine di versi semplici, lineari, incisivi. Manushage scrive i suoi "messaggi" nella sua lingua madre, l'albanese, ma dimostrando l'integrazione in una nuova comunità, li traduce anche in italiano, senza avere la minima esperienza di traduttrice. Un forte messaggio di coraggio, un urlo di condivisione tra due culture, che contribuisce all'arricchimento e alla crescita di entrambe le comunità.